Pubblicato su Linkedin a luglio 2024 (iscriviti alla newsletter qui)

Vorrei trattare in questo numero di “The Juggler” un punto centrale della mia attività di coaching: LA FIDUCIA. Uno dei fondamenti per un coach è avere fiducia nelle capacità, abilità e motivazione del coachee per trovare la propria soluzione.

Come coach il tuo ruolo è supportare il cliente nell’esplorare e trovare le sue soluzioni dentro di sé.

All’inizio sembra un po’ strano perché sappiamo tutti che la fiducia è un sentimento che si costruisce con il tempo, l’esperienza e la consapevolezza di chi hai di fronte.

Per essere un Coach devi darlo “per scontato”.. devi… avere fiducia!

Posso dirvi che, dopo circa 500 ore di coaching erogate a oltre 80 clienti, sono felice di condividere che tutti i clienti con cui ho avuto il privilegio di lavorare, hanno trovato la propria soluzione, confermando ciò che dovevo supporre all’inizio di questo affascinante, nuovo viaggio.

Quindi è facile così? Possiamo fidarci di chiunque… come manager, come membro del team… come essere umano…

Beh, no… non è così facile, ma possiamo provare a concordare alcuni punti che possono aiutarci a creare fiducia: qualcosa che richiede il nostro impegno, concentrazione e scopo.

Tralascerò l’importanza della fiducia, di quanto sia critica in tutte le nostre interazioni (personali e professionali), di come diamo fiducia anche se non ce ne rendiamo conto e di come la fiducia sia fondamentale per un manager, per un professionista e così via.

Spiegare, Chiarire, fissare un obiettivo, le tue aspettative.

“Non soffia vento favorevole per una nave senza direzione” questa citazione di Seneca mette a fuoco il punto: per creare fiducia bisogna fissare un obiettivo condiviso, chiarire cosa ci si aspetta (da un affare, da un compito, da un incarico, da una relazione… completa tu la frase.). Se salti questa fase, se “dai per scontato” che gli altri debbano “capire quello che intendevi dire”, eccoci alla fonte del più grande malinteso: la mancanza di chiarezza.

In qualità di manager e team member devi dedicare tempo e focus per condividere le tue aspettative e chiedere chiarimenti in caso di dubbi.

Verificare, non controllare.

Fiducia non è fede, bisogna verificare strada facendo, è nel tuo pieno interesse rivedere l’evoluzione di quanto stabilito. Non parlo di controllo o micro-management. Come nel punto uno, verificare è una questione di approccio e tempistica, concordati e chiari. Ad esempio: “ci vediamo tra una settimana e rivediamo la struttura della presentazione, ok?”.

È molto importante in questa fase “fidarsi” del piano d’azione e della tempistica concordati. Evitare di chiedere continuamente “come va?”.

Il fallimento è un’opzione.

Ok, è piuttosto provocatorio. Prova a seguire il mio ragionamento! Devi considerare il fallimento come una possibilità, in modo da poter adattare il progetto, durante (ad esempio) un momento di revisione. Essere aperti alla possibilità di fallimento (e di conseguenza alla possibilità di adattare, aggiornare, innovare) riduce la tensione e consente a tutti gli stakeholder di assumersi il giusto livello di “rischio”,

Tieni la porta aperta e rispetta lo spazio degli altri.

Chiarisci che sei sempre lì per supportare e che ti aspetti che chiedano il tuo supporto se necessario. Non prendertela se non succede, sii paziente.

Mostra apprezzamento e dai feedback con “candore radicale”.

Il feedback è un modo molto importante per creare fiducia, deve essere “candore radicale”: se qualcosa deve essere migliorato o non è corretto, è nel tuo interesse ed è tuo dovere segnalarlo. Naturalmente separando il cosa dal chi.

Credo che il modo migliore per fornire un feedback produttivo sia il “radical Candor Way”: “Ci tengo a te, di “sfido” in modo diretto ”–>. Gentile, chiaro, specifico e sincero”

Se vi interessa, potremmo approfondire il concetto dei feedback in una prossima edizione.

Agendo in questo modo aiuterai te stesso e il tuo team a costruire attivamente un rapporto di fiducia, basato sulla pazienza, sulla creatività e sul rispetto reciproco.

Cosa ne pensi? Cosa aggiungeresti a questa lista di punti per “pianificare, progettare, attivare e consolidare la fiducia”?

Apriamo la discussione

Ci vediamo alla prossima puntata de “Il Giocoliere”

Luciano